I remi increspano l’acqua in uno sciabordare continuo e sonnolento. La nebbia è sottile e lontana, squarciata dai raggi di un sole ancora tiepido che trapassano come spade le bifore degli edifici patrizi.
Il gonfalone di San Marco sventola da lontano e rende ancora più maestoso l’approccio alla soglia d’ingresso di Palazzo Venart, tra le più recenti aperture a cinque stelle di Venezia. Dal Canal Grande, la gondola sbarca direttamente su un giardino prosperoso: un lusso nel lusso, non ce ne sono altri nella città serenissima.
Nel palazzo, degno di Casanova, diciotto magnifiche stanze d’epoca. Sete, broccati, velluti, di tonalità ora accese, ora tenui, a seconda dell’angolazione della luce, mai così cangiante …