Il 2006 alla Lanterna è stato l’anno di Asia, irresistibile nipotina tutto pepe che scorrazza liberamente per gli spazi del ristorante; il 2007 invece ha segnato la nascita di “AXI” (in dialetto “così”), una nuova sala che rappresenta una significativa diversificazione dell’offerta. Adiacente al locale storico, sulla strada statale Adriatica sud fra Pesaro e Fano, aggiunge i suoi 120 coperti a quelli del ristorante (che ne conta 50 all’interno e 20 in veranda) e alle 18 camere dell’albergo. Un ambiente luminoso dal quale ci si aspetterebbe qualche giro di walzer, e che invece ospiterà banchetti ed eventi, oltre ad una scuola di cucina organizzata con partner come l’Accademia della Cucina Italiana. Il primo corso si occuperà dell’alfa e omega della buona cucina: la spesa, nella certezza che “se il cliente imparerà a riconoscere la qualità del prodotto, saprà anche valutare a colpo sicuro la qualità del ristorante”, dice il patron Flavio Cerioni, affettuosissimo con la sua prima nipotina.
Flavio è stato anche il fondatore del locale. Figlio di contadini dell’entroterra, quelli che fino a poco tempo fa mangiavano il pesce solo nei giorni di magro, ha contratto la passione per la ristorazione facendo le stagioni estive per mantenersi all’università. Quando si è presentata l’occasione di rilevare la struttura, con i genitori e il fratello non se l’è lasciata scappare. Ma il padre non ha mai abbandonato i suoi campi, seguito con l’avanzare dell’età dal fratello; riforniscono tuttora il ristorante di prodotti come l’extravergine ai tavoli. È andata diversamente con mamma Fulvia, che è stata a lungo la cuoca del locale e si è poi incaricata della formazione di Elide, la moglie di Flavio. “Non mi interessavo affatto di cucina”, racconta quest’ultima. “Ho conosciuto mio marito in un albergo dove faceva le stagioni e io ero segretaria; questo locale non esisteva ancora, ma Flavio mi ha trascinato con sé”.
Oggi la carta della Lanterna non lascia spazio alle carni, che nei primi tempi facevano la parte del leone. “Negli anni ‘70 in zona i ristoranti di pesce erano pochissimi, mentre adesso è l’esatto contrario; mia madre inoltre era abituata a cucinare quasi solo carne. Per questo, quando abbiamo iniziato a riconvertire l’offerta, ci siamo rifatti a una matrice tradizionale che era legata alla terra, spostandola sul mare. Parlo di profumi, aromi, sapori, perché le cotture ovviamente sono completamente diverse. Abbiamo iniziato con gli spaghetti con le vongole e la frittura; poi nel 1988 abbiamo tolto completamente la carne e nel 1944 abbiamo compiuto una decisa opzione per la qualità, restringendo la proposta al pescato adriatico. Quindi niente pesci alloctoni o allevati, né tantomeno surgelati ovviamente”, racconta Flavio.
L’aggiornamento ha significato risintonizzarsi con una gastronomia in trasformazione: largo quindi agli alleggerimenti, alle presentazioni eleganti e alle porzioni sfiziose degli antipasti, sempre più numerosi.
Ma alla Lanterna si va soprattutto per mangiare una cucina di prodotto e di sostanza. Si comincia con antipasti classici: carpacci di pesce (12 euro), insalatine di mare (8 euro), gallinelle in porchetta (12 euro), straordinari scampi di Fano al sale (11 euro l’etto); anche in degustazioni di coppie o tris. I primi piatti sono classici della cucina marinara, ma anche specialità regionali riadattate, vedi i quadrucci all’uovo in brodo di pesce (6 euro), i passatelli asciutti al brodo di pesce (9 euro), i maltagliati di farro con sugo di pesce e ceci (8 euro) e i raffinati tacconi di farina di fave (in versione extralight) alle triglie (8 euro). Fra i secondi grigliate e fritture (16-28 euro), rombi e rane pescatrici in potacchio (19 euro), oltre all’immancabile brodetto (42 euro su prenotazione; il ristorante fa parte dell’apposita accademia). Ma l’apparente tradizionalismo nasconde una cucina che sperimenta con prudenza sifoni e rivisitazioni, nel salato come in pasticceria.
Un menu giornaliero viene concordato ogni giorno con la cucina, in base al pescato acquistato da Flavio al mercato (lui ci va davvero!). Oggi la Lanterna è socia di Scirocco 36, un consorzio che riunisce ristoranti, mercati e commercianti, volto a documentare la tracciabilità del pesce, fornendo precise garanzie di freschezza e provenienza al cliente; sulla carta i piatti sono accompagnati dall’indicazione delle caratteristiche dei prodotti con relativi fornitori.
ALLA LANTERNA
Strada Statale Adriatica Sud, 78
Metaurilia di Fano
Tel. 0721/884748
allalanterna@libero.it