Marotta è un borgo razionalmente adatto per accogliere chi, volendo abbandonare la più vivace Fano, cerchi tranquillità e relax, come anche ottime possibilità di assaporare i gusti schietti della cucina tipica locale. Chi sceglie Marotta per il buon cibo, non può non far visita al ristorante Burro & Alici. Lo storico ristorante Da Rina, dopo aver cambiato nome nel 2000 con l’insegna Bora Bora, oggi trasforma ancora una volta la propria identità, reinventando nome e sostanza. La vocazione di famiglia per la cucina di pesce semplice e genuina è salva, ma le preparazioni più intraprendenti e l’inserimento di alcune eccellenze provenienti da più lontano, permettono di godere il mare in modo più divertente.
Storia, ambiente e atmosfera
La storia del ristorante di pesce Bora Bora di Marotta inizia nel 1966, quando i giovani Rina e Franco Patrignanelli, aprono “Da Rina”, una tra le prime trattorie di pesce ad inaugurare in città. Gli anni passano, crescono i figli e, tra questi, il figlio che si dimostra più propenso a seguire le orme di famiglia è Ettore.
E’ lui che completa gli studi alberghieri per entrare nelle cucine del ristorante di famiglia ed è lui che, anni dopo, prende in mano le redini del locale trasformando l’antica trattoria Da Rina in un elegante ristorante di pesce sul mare. Nasce così il ristorante Bora Bora. Corrono gli anni buoni della ristorazione, gli affari vanno benone e i clienti trovano in questo ristorante il giusto mix tra tradizione e innovazione. Ettore non si dimostra solo un ottimo chef, ma anche un lungimirante imprenditore. Rimane indenne durante la crisi economica iniziata nel 2009 e al momento giusto sceglie di cambiare ancora. Nasce Burro & Alici, probabilmente l’idea che da sempre Ettore aveva in mente di realizzare. Il ristorante è così vicino alla spiaggia che dai tavoli della veranda – rialzata rispetto al livello strada – è possibile godere della sensazione di mangiare direttamente sulla sabbia. 80 sono i coperti che trovano respiro sui 130mq di terrazza, una veranda totally shabby chic, con librerie, mobili di recupero e stufe antiche, lasciati appena intravvedere dall’esterno da leggere tende color bianco e oro chiaro. Accogliente e romantico, è così che lo voleva Ettore.
Di quello che c’era prima sembra davvero non esserci più nulla e invece c’è quasi tutto. Ci sono i tavoli e le sedie che sono stati carteggiati, modificati e dipinti con il bianco e il celeste. C’è ancora la barca in legno, un tempo adibita come carrello del pesce, oggi contenitore di scatole di burro e alici, pasta artigianale e altri prodotti alimentari di nicchia; e c’è la lavagna sulla quale Ettore scrive il menù del giorno.
Non c’erano, invece, le porte in legno con sistema di apertura-chiusura assistita da sacchi di sabbia utilizzati come contrappeso; non c’era il banco per gli aperitivi realizzato con uno scuro in legno antico, verniciato e posto orizzontalmente; e non c’era il camino che d’inverno aggiunge calore agli animi già appagati dei clienti. Passato e presente, shabby and chic.
Sono tanti i particolari su cui fermarsi, vecchi e nuovi, piccoli oggetti “preziosi” che man mano si scoprono se si presta la giusta attenzione.
La degustazione
La nostra degustazione inizia con la selezione di alici del Mar Cantabrico con burro di bufala e prosegue con la porchetta di tonno con burrata, pomodori secchi e finocchietto selvatico. Due i primi che abbiamo provato e che consigliamo di non perdere: i paccheri “Mancini” con canocchie e pomodorini infornati e i passatelli con molluschi e crostacei. I secondi più interessanti sono stati il filetto di ombrina con patate e cavolfiore scottato e il sandwich di spigola con pecorino dei Sibillini. Sfera di cioccolato con cuore di pistacchio di Bronte e orzo caldo per finire. La cantina qui è all’altezza del suo compito: tra più di 200 etichette di vini regionali e nazionali non sarà infatti difficile trovare l’accompagnamento ideale per il vostro pasto.
Perché far visita al ristorante Burro & Alici: cordialità e professionalità qui non mancano, ma sono la cucina e l’ambiente le carte vincenti di questo ristorante. Ettore incarna la figura di chef patron ideale, giovane, ambizioso, dotato di una giusta dose di autocritica. Ama dare sempre il meglio ai propri clienti ma allo stesso tempo non ama le maniere artificiose e ruffiane. Per il suo ristorante, oltre ai prodotti ittici acquistati giornalmente dai pescatori locali, Ettore utilizza prodotti Presidi Slowfood provenienti da altre zone d’Italia come le Alici di Menaica, la colatura di alici di Cetara, il sale di Cervia, il salame di Fabriano, la mortadella di Modena, il pecorino dei Sibillini e il pistacchio di Bronte. Adatto a tutti coloro che non si accontentano solo del buon cibo ma che vogliono la giusta atmosfera per appagare la vista. Ottimi i prezzi rapportati a così tanta qualità.
RISTORANTE BURRO & ALICI
Viale Cristoforo Colombo, 98 – 61037 Marotta – Mondolfo (PU)
Tel. 0721 961200 – www.ristoranteburroealici.it